Abomey - le maschere Gelede ed il Palazzo Reale
9-10 dicembre 2017
La tradizione della festa Gelede, che vede l'uscita delle omonime maschere, deriva dal popolo Yoruba della Nigeria che celebra gli spiriti femminili della Madre Terra per propiziare un buon raccolto, la fertilità dei campi e delle persone o anche per chiedere una intercessione in caso di problemi alla comunità (ad esempio a seguito di una epidemia).
Le maschere Gelede consistono in una scultura di legno senza fori per gli occhi, pitturata con colori vivaci che esaltano le forme e le caricature del volto rappresentato. Sulla sommità della maschera è montata una piccola statua, o addirittura una marionetta animata, che rappresenta il personaggio, lo spirito o il potere celebrato dalla maschera. Il corpo della persona che indossa la maschera Geleda è totalmente ricoperto da un costume molto colorato e dai motivi elaborati.
La persona che indossa la maschera porta una serie di oggetti che producono suoni ad ogni movimento, dando alla festa Gelede un aspetto decisamente allegro e teatrale, con danze ritmiche accompagnate anche dal rullo dei tamburi.
Alcune maschere Gelede che rappresentano vari spiriti, poteri e personaggi. Da notare l'assenza dei fori per gli occhi: fisicamente, la maschera viene indossata sul capo, mentre la vista è assicurata da un velo che non lascia trasparire nulla allo spettatore.
Vediamo adesso in dettaglio come funziona la marionetta animata montata in cima alla maschera...
Questa maschera rappresenta un personaggio animato ed azionato dall'attore presente sotto il costume, il quale è totalmente invisibile allo spettatore. La sequenza di foto mostra la marionetta che apre una brocca, beve, la richiude e poi sputa l'acqua bevuta.
Altre maschere Gelede con varie statuine e marionette montate in cima.
Questa maschera rappresenta invece la fertilità della terra e delle persone.
Una maschera piuttosto singolare, con una marionetta che rappresenta un coccodrillo ed il costume realizzato con una grande quantità di paglia.
E' ormai quasi notte e la fine della festa Gelede vede l'ingresso in scena di una maschera la cui marionetta fa uscire da una fessura una banconota da 10.000 franchi del Benin, in segno di buon auspicio.
Nel Benin meridionale, è prevista la visita al Palazzo Reale di Abomey, antica abitazione del re e Patrimonio UNESCO. Il museo all'interno del palazzo racconta una storia che tutto il mondo dovrebbe conoscere e che meriterebbe la massima diffusione, ma che purtroppo non posso raccontare con le immagini in quanto è assolutamente vietato fotografare (ovunque, anche nel cortile esterno).
Abomey è l'antica capitale del regno di Dahomey e ovunque in città si trovano dipinti e bassorilievi che raffigurano i simboli delle varie dinastie che si sono succedute tra il 1600 ed il 1904.
Ad Abomey visitiamo il monumento che rappresenta la resistenza del re Gbehanzin all'occupazione coloniale francese. E' in questo luogo che il re si arrese al generale Dodds nel 1894 dopo la battaglia finale del 1892 tra l'esercito coloniale francese e le truppe di Dahomey.
Riprendendo l'autostrada da Abomey verso il Benin meridionale, si incontrano molti venditori ambulanti che vendono ananas enormi, dalla forma particolarmente allungata.
Poco dopo, ci imbattiamo casualmente in un pellegrinaggio che vede migliaia di partecipanti nei loro coloratissimi vestiti.° ° °
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