Sono numerosi i viaggi organizzati in Giappone e, chi ci è stato, ne capisce subito il motivo. Il paese del Sol Levante è uno dei più affascinanti del mondo per le sue caratteristiche che lo rendono unico al mondo. Né pienamente orientale né pienamente occidentale ha delle peculiarità che sono sorprendenti.
E chi ama i viaggi deve, senza alcuna remora, visita questo stato. Ma prima di imbarcarsi in aereo è necessario conoscere alcuni aspetti che vengono, spesso, messi in secondo piano.
Lo abbiamo visto ai mondiali di calcio in Qatar del 2022. Prima i tifosi e poi gli stessi calciatori hanno ripulito rispettivamente lo stadio e gli spogliatoi. Per non parlare, poi, del mister nipponico che, dopo essere stato eliminato, si è inchinato di fronte ai supporter giapponesi.
Chi non conosce la storia, la civiltà, la cultura di questo stato ne è rimasto sorpreso ma, in realtà, non c’è nulla di sorprendente. Per i giapponesi, è assolutamente normale pulire dopo aver sporcato. Ecco, il primo aspetto da sapere è che non si è in Italia dove ‘pubblico’ vuol dire di nessuno.
Tienilo a mente!
C’è chi dice che, addirittura, dal punto di vista tecnologico, il Giappone sia più avanti perfino degli Stati Uniti. Al di là, però, di come uno la pensi, è chiaro che il paese sia tra i più avanzati del pianeta. Una innovazione perenne che, però, a differenza di quanto si possa pensare, non mette da parte le tradizioni.
Anzi, il miscuglio tra tradizione e innovazione è uno dei capisaldi del Giappone che, a conti fatti, lo rende unico. Per questo motivo, ci si può ritrovare, ad esempio, di fronte a palazzi innovativi, a forme di realtà aumentata mai viste prima.
Piccolo paradosso: di fronte all’aumento vertiginoso di smartphone, di pagamenti contactless, il Giappone è uno degli stati che paga di più in contante. Tanto è vero che più di una volta si è provato a limitarne l’uso ma non ci si è riusciti nel proprio intento.
Addirittura, ci sarebbero negozio che non accetterebbero il pagamento con il POS. Per non parlare poi del limite di pagamenti in contanti: 1 milioni di yen. Nel momento in cui si scrive, poco meno di 7mila euro.
Anche se ormai in Occidente, fortunatamente, la pandemia è un lontano ricordo – almeno dal punto di vista sociologico e legislativo – non è raro trovare persone in Giappone che indossano la mascherina sia quando sono da soli che quando sono in presenta di altra gente.
No, e non è per il Covid-19. Qui bisogna riallacciarsi all’educazione e al rispetto che ha questo popolo. Infatti, è prassi che chi è raffreddato, ha la febbre, l’influenza e simili ma deve uscire di casa indossa la mascherina, in modo da non contagiare gli altri.
In questi stati, viene prima la società e poi l’individuo. Una inversione rispetto a ciò che pensiamo attualmente. E, a conti fatti, questo sistema funziona poiché tra il 2020 e il 2021, nel pieno delle restrizioni Covid-19 in Italia, l’influenza stagionale raggiunse dei picchi verso il basso notevoli.
Attenzione a quando si va in un ristorante o in un locale tipico. Ovviamente, non stiamo parlando di fregature – il popolo giapponese è di per sé corretto – ma delle tasse che le persone devono pagare. Quando siamo in Italia, infatti, il prezzo è comprensivo di IVA e tutto ciò che ne deriva. In Giappone, invece, funziona abbastanza diversamente poiché nel prezzo sul menu, anche se non è specificato, spesso non sono comprese le tasse (che sfiorano, di solito, il 10%).
Quindi, non provate a lamentarvi che il Giappone ha usanze e costumi tutte sue!
Meno cestini e più pulizia. È uno degli impatti più frequenti che si ha quando si visita il Giappone: uno stato che, almeno nelle zone turistiche e quelle semi turistiche, molto pulito che, però, in strada non ha praticamente cestini dove gettare l’immondizia.
Beh, a questo punto, però, la domanda sorge spontanea: se una persona mangia la caramella, dove butta la carta? Se la mette in tasca e, magari, la getta a casa (ovviamente facendo la raccolta differenziata) oppure, se entra in un bar o in un locale, la getta nei cestini interni alla struttura.
Perché non ci sono i cestini per l’immondizia? Perché in Giappone negli anni ’90 ci fu un attacco terroristico interno in cui fu nascosto un ordigno proprio in un cestino. Da quel momento in poi, niente cestini in strada. O quasi.
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