Una vacanza in Tanzania è un’esperienza assolutamente consigliata a coloro che amano l’avventura, i paesaggi esotici e le emozioni intense. Si tratta di un viaggio che va organizzato nei dettagli, tra la pianificazione del tragitto e quella dei bagagli: a tal proposito sono molto utili i suggerimenti fornitici dagli esperti di safari in Tanzania: Primaland Safaris.
Un’ottima soluzione per immergersi completamente nell’atmosfera della savana e per rendere immortale ogni singolo ricordo è il safari fotografico. Questo richiede una specifica attrezzatura, dalla macchina fotografica alle schede di memoria, ma in compenso permette di fissare per sempre nel tempo i panorami, i colori e gli scenari attraverso le immagini.
Grazie a una scelta del genere, anche dopo anni potrete ammirare e riportare alla mente gli animali più belli, i tramonti che vi hanno tolto il fiato, i percorsi che avete affrontato alla scoperta della natura incontaminata. Del resto, per chi opta per un soggiorno in questo paese dell’Africa è quasi doveroso scattare foto su foto!
Il periodo migliore per un safari in Tanzania dipende, innanzitutto, dalle preferenze dei turisti. Alcuni, infatti, prediligono le temperature più alte e un clima più arido: in questo caso sono raccomandate le due stagioni secche, quella lunga (che va da giugno a inizio novembre) e quella breve (tra dicembre e marzo).
In compenso, però, quando piove molto in queste zone la vegetazione diventa ancora più spettacolare, un elemento che gli appassionati di fotografia non possono non apprezzare. La stagione delle piogge è a sua volta duplice, in quanto quella lunga è compresa tra aprile e maggio-giugno, quella breve tra novembre e dicembre.
La Tanzania è ricca di parchi incantevoli, che vanno a delineare una serie di itinerari da sogno. Tra i più famosi va menzionato quello del Kilimangiaro, il vulcano più elevato del continente con i suoi 6.000 metri circa.
Un album fotografico incentrato su quest’area mostrerà un’impressionante sequenza di habitat differenti. Procedendo dal basso verso la cima si susseguono la foresta pluviale, la brughiera, l’ambiente alpino e quello delle nevi perenni. Tra l’altro, qui avrete l’opportunità di osservare numerosi esemplari della fauna locale, come gli elefanti, i rinoceronti neri, le scimmie e così via.
Anche l’Arusha National Park si caratterizza per un’incredibile biodiversità. Il Monte Meru ospita leopardi, antilopi, giraffe, iene e ippopotami, mentre presso i laghi Momela si trovano tantissimi fenicotteri rosa. Questi ultimi si ammassano in generale sulle sponde degli specchi d’acqua, come nel Parco Nazionale del Lake Manyara.
Celebri in tutto il mondo sono il parco del Serengeti e quello del Tarangire. Il primo soprattutto per uno “show” unico, la Grande Migrazione, un esodo di massa che interessa ben 2 milioni di ungulati; il secondo perché è la patria di imponenti e maestosi mammiferi come gli elefanti.
Infine, degno di nota è il cratere di Ngorongoro, un’autentica meraviglia contraddistinta da una straordinaria concentrazione di animali selvatici. Quelli appena citati, comunque, sono soltanto alcuni esempi, perché la Tanzania è piena di tesori naturali!
Sono tre i documenti indispensabili per un viaggio in Tanzania: oltre a quello di identità, servono il passaporto e il visto di ingresso. Il primo deve essere in corso di validità, con un residuo di minimo 6 mesi nel momento in cui si varcano i confini del paese, mentre il secondo può essere acquistato in uno dei tre aeroporti.
E per quanto riguarda le vaccinazioni? Allo stato attuale non ce ne sono di obbligatorie; molti, però, raccomandano quella contro il tetano e la febbre gialla, nonché la profilassi antimalarica.
Per intraprendere un safari fotografico, ovviamente, è essenziale lo strumento di base: la macchina fotografica. Meglio scegliere un modello semplice e intuitivo, facile da utilizzare anche in condizioni particolari come la polvere e il caldo intenso. Inoltre, il dispositivo dovrebbe essere in grado di cogliere i movimenti veloci senza che le immagini vengano sfocate o mosse, considerando che molti animali si spostano rapidamente.
Bisogna mettere in valigia anche degli accessori per la pulizia della macchina fotografica, almeno un panno in microfibra e una pompetta ad aria. Sono fondamentali le schede di memoria che abbiano una velocità di almeno 90x per non limitare gli scatti, e il teleobiettivo (almeno l'equivalente di un 200mm) per mettere a fuoco senza problemi i soggetti più lontani.
Se avete intenzione di fare tante foto da fermi portate anche il cavalletto, altrimenti questo costituisce solo un ingombro in più. Il bagaglio per un safari deve essere leggero e maneggevole, privo di qualunque elemento superfluo.
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