Foto Georgia Australe (Georgia del Sud)
Grytviken e gli altri villaggi fantasma dei balenieri norvegesi
13 marzo 2005
Durante la prima meta' dello scorso secolo, la Georgia Australe ospitava alcune stazioni di balenieri norvgesi, i quali hanno fondato diversi villaggi (meglio definibili come basi o stazioni operative) dove lavoravano le balene dopo averle catturate nei mari antartici, immagazzinandone l' olio in tetre cisterne di metallo. In seguito abbandonate a causa dei costi di gestione troppo elevati, ma anche per la diminuzione delle balene, degli elefanti marini e dei pinguini, portati sull'orlo dell' estinzione dalla caccia indiscriminata, e' oggi possibile visitarne i resti "archeologici", inclusi i rottami di una vecchia nave baleniera. A Grytviken, presso il cimitero dei balenieri, si può visitare anche la tomba del "Boss" Sir Ernest Shackleton, il famoso esploratore del mare e del continente antartico. Informazioni crociera Georgia Australe (Georgia del Sud).
La tomba del noto esploratore Sir Ernest Shackleton, a Grytviken. L'atmosfera e' densa e palpabile... alcune persone si commuovono. Ma forse vale la pena scrivere qualche riga sull'impresa di Shackleton e dei suoi uomini.
L'ambizione di Shacketon era la conquista di un traguardo non ancora mai raggiunto: l'attraversamento a piedi dell'Antartide. Il 5 Dicembre del 1914 la nave Endurance, con Shacketon ed il suo equipaggio a bordo, salpa da Grytviken per i mari del profondo sud... nessuno immagina che non solo non ci sara' nessuna traversata a piedi dell'Antartide, ma che purtroppo la spedizione non riuscira' nemmeno ad approdare sul continente stesso, stretti nella morsa dei ghiacci insolitamente difficili del mar di Weddell, a soli 80 miglia dal raggiungimento delle coste dell'Antartide.
La nave, intrappolata nel pack "come una nocciolina in una tavoletta di cioccolata" viene trascinata inesorabilmente verso nord-ovest dalla deriva dei ghiacci per piu' di 1000 miglia nautiche, in una lenta agonia che durera' oltre 9 mesi, prima di essere schiacciata, demolita e divorata dalle enormi tensioni nel pack. Gli uomini della spedizione passeranno quindi 5 mesi in un accampamento alla deriva sul pack e poi sui lastroni di ghiaccio, fino a raggiungere, dopo mille peripezie, l'isola di Elephant, dove si accamperanno presso l'attuale Point Wild, all'interno di una scialuppa capovolta.
Il 24 Aprile del 1916, Shackleton ed altri membri della spedizione, tenteranno qualcosa di tanto eroico quanto umanamente impossibile: l'attraversamento delle 800 miglia nautiche nel tempestoso mar di Scotia, in una scialuppa di 6 metri, al fine di raggiungere la Georgia Australe e chiedere soccorso ai balenieri norvegesi per gli uomini rimasti su Elephant Island. L'incredibile impresa ha successo, ma la scialuppa riesce ad approdare solo sul lato disabitato della Georgia Australe il 15 Maggio 1916, costringendo gli uomini ad attraversare una catena montuosa ancora sconosciuta, mai mappata in precedenza e coperta da maestosi ghiacciai pieni di crepacci, prima di giungere finalmente a Stromness (vedi piu' avanti nella pagina).
Dopo venti mesi passati in condizioni estreme, tutti gli uomini, inclusi quelli accampati su Elephant Island, risulteranno sani e salvi. Shackleton mori' di attacco di cuore a soli 47 anni, vicino la Georgia Australe, durante una nuova spedizione verso sud e, per volere della moglie, fu sepolto qua a Grytviken.
Grytviken sorge all'interno di una baia ben protetta della Georgia del Sud.
Otarie dalla pelliccia e pinguini passeggiano tranquillamente fra le rovine del porto di Grytviken.
Foto di Grytviken, l'antica base dei balenieri norvegesi, in fase di manutenzione e restauro. Alcuni edifici pericolanti sono stati rimossi, mentre altri sono stati restaurati. Il alto, gli inquietanti serbatoi utilizzati per immagazzinare l 'olio di balena. L' olio veniva estratto anche dalle foche, dagli elefanti marini e perfino dai pinguini. Queste specie, portate sull'orlo dell' estinzione, si stanno fortunatamente ricostituendo.
La chiesa di Grytviken.
All'interno della chiesa c'e' anche una libreria, dove sono ancora conservati tutti i libri che c'erano quando la stazione dei balenieri funzionava.
I vari macchinari infernali utlizzati per la lavorazione della balena e per macellare decine di migliaia pinguini, foche, elefanti marini ed otarie dalla pelliccia. Il grasso veniva estratto cuocendo i corpi in enormi bollitori, immagazzinando l' olio successivamente in sili di metallo. Questo testo può sembrare cruento, ma è quel che avveniva quotidianamente qua. Fortunatamente oggi gli animali sono protetti ed i moderni oli lubrificanti sono di origine sintetica.
A Grytviken c'e' anche un piccolo museo dedicato alla storia ed alla natura della Georgia Australe.
Strumenti dei balenieri nel museo di Grytviken nella Georgia del Sud (Georgia Australe).
Strumenti utilizzati per arpionare la balena e per tagliarne le ossa. In alto una inquietante motosega, a destra un arpione.
I rottami di una baleniera.
Il tour nella Georgia del Sud prosegue con la visita ad un'altra stazione dei balenieri:
Leith Harbour, che appare come un villaggio fantasma malandato e pieno di detriti.
Nonostante questo, decine di otarie dalla pelliccia si ammassano a riva, assieme ai rottami.
Otarie dalla pelliccia e pinguini passeggiano o riposano sulla spiaggia attorno a
Stromness. Questa è la base dei balenieri raggiunta a piedi da Shackleton, dopo aver attraversato 800 miglia del tempestoso Mar di Scotia e dopo aver attraversato la Georgia del Sud a piedi, scalando montagne e ghiacciai sconosciuti.
Improvvisamente, mi accorgo di una stranezza: un'otaria dalla pelliccia albina, completamente bianca, che somiglia piu' ad un cucciolo di orso bianco, piuttosto che ad un appartenente alla sua specie.
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