In campeggio nell'artico sull'isola di Ellesmere
7, 8 agosto 2004
A parte un piccolo villaggio Inuit, una base militare ed una stazione meteorologica, l'isola di Ellesmere, la decima isola al mondo per dimensione, è totalmente disabitata ed i pochi turisti che arrivano fin qua su, devono essere auto sufficienti con una tenda ed i viveri. Il primo pernottamento avviene su un'isola a largo di Ellesmere, dove viene montato il campo. Le passeggiate durante il tempo libero permettono di scoprire la flora unica (e molto ricca) che costituisce la tundra.
Dopo una breve traversata di Alexandra Fiord, si arriva sull'isola di Skrealing, dove si monta il primo campo base.
Le tende sono molto confortevoli, molto robuste e si montano in 10 minuti.
Foto papavero artico. Inizio a fotografare le numerose specie di piante che popolano l'isola. Nelle foto, un papavero artico (
Papaver radicatum) lunghezza dello stelo, 10-15cm.
Saxifraga oppositifolia altezza 2-3cm, diametro del cespuglio 4cm, diffusa nelle regioni polari e sull'isola di Ellesmere.
Foto di
Silene acaulis, si tratta di bassi e fittissimi cespugli che formano un cuscino dal diametro di 5-15cm ed altezza di 2-6cm.
Cassiope tetragona, dimensione del fiore 5mm circa.
Foto della tundra, dove muschi, licheni e piante riempiono gli spazi tra i sassi (i licheni crescono anche sulle rocce).
Altre foto di papaveri artici.
Sole di mezzanotte !
L'alta marea trasporta grossi blocchi di ghiaccio sulla terraferma, dove restano arenati.
Un gruppo di trichechi riposano tranquilli su una lastra di ghiaccio alla deriva.
Un breve trekking alla scoperta dei basamenti utilizzati dagli antichi Eschimesi (4500 anni fa' circa) per costruire la tenda estiva.
Un teschio di tricheco.
Altri basamenti per la costruzione delle tende. Le ossa venivano utilizzate al posto del legno (qua assente) per la fabbricazione di utensili o la costruzione della struttura stessa. Altre volte le ossa rappresentano solo gli avanzi dopo i pasti, conservati intatti per migliaia di anni dall'immenso frigorifero dell'artico.E' curioso che simili reperti esistano sopra una minuscola isola in mezzo al fiordo, ma bisogna anche considerare che 4500 anni fa', quando il mare era di parecchie decine di metri piu' basso, probabilmente questa era tutt'altro che un'isola. Chissa' quanti reperti interessantissimi sono stati sepolti (e forse distrutti per sempre) dal mare.
Un teschio di bue muschiato.
Ossa di balena e di altri animali.
Una grossa vertebra di balena (a destra) ed altre ossa.
Una costruzione utilizzata probabilmente come magazzino, dove le ossa funzionavano da sostegno per le pietre (o per la porta?)
Un teschio semisepolto in una costruzione di forma rettangolare.
Basamento di quello che forse poteva essere un magazzino.
Un bellissimo lichene arancione ricopre un masso di granito (diametro del lichene 4cm circa).
Silene acaulis
Si lascia l'accampamento per spostarsi in kayak verso una nuova destinazione. Nella foto, un bell'iceberg.
Incontriamo decine di trichechi, con i quali bisogna essere molto prudenti perche' sono animali che in certe occasioni possono diventare aggressivi e potrebbero ribaltare un kayak in pochi secondi. Contemporaneamente sono anche timidi e fuggono via al minimo rumore sospetto (le foto soto state scattate con un 420 millimetri stabilizzato).E' molto cursioso il loro modo di uscire dall'acqua, sbuffano e russano quasi come un essere umano.
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Nunavut e isola Ellesmere
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