Tour nell'Argentina del nord da Salta a Molinos
17 Aprile 2016
Raggiungere la Puna Argentina da Salta non è un semplice e noioso trasferimento necessario per arrivare a destinazione, ma un vero e proprio "viaggio nel viaggio" che permette di apprezzare alcune tra le più importanti bellezze paesaggistiche e naturalistiche dell'Argentina del nord. In questo itinerario, si attraversa il parco nazionale Los Cardones con i suoi cactus giganti ultra secolari e diversi villaggi caratteristici, come Cachi e Molinos.
Il viaggio da Salta verso la Puna inizia attraversando le verdi catene montuose pre-andine, dove la vegetazione è particolarmente rigogliosa. Questi monti infatti costituiscono una barriera alle nuvole provenienti dall'oceano Atlantico, con la maggior parte delle precipitazioni che avvengono lungo il versante orientale.
Man mano che da Salta di procede ad ovest verso le Ande e la Puna, il clima diventa progressivamente più secco e, una volta oltrepassata la prima catena montuosa, la vegetazione si dirada lasciando intravedere il bel colore rosso della terra e delle rocce. Allo stesso tempo, iniziano a comparire i primi cactus.
I cactus si sono adattati al clima particolarmente secco delle regioni pre-andine di Argentina, Cile e Bolivia, prevalentemente ad altitudini comprese tra 2000 e 3000 metri, anche se spesso è possibile incontrare numerosi individui ad altitudini inferiori e superiori, appartenenti a varie specie. In queste foto possiamo osservare maestosi esemplari di
Trichocereus pasacana, molti dei quali sono probabilmente secolari.
Foto
Trichocereus pasacana. Purtroppo esiste un po' di confusione sulla tassonomia dei cactus: alcuni botanici indicano questa specie come
Trichocereus pasacana, altri come
Cereus pasacana, altri ancora come
Echinopsis atacamensis ssp. Pasacana (sostanzialmente, una sottospecie di cactus "cardones" che osserveremo successivamente). Anche se a prima vista i cactus possono sembrare tutti uguali, in realtà ci sono sempre differenze più o meno evidenti, che giustificano la classificazione in diversi generi, specie o sottospecie.
Il viaggio verso il cuore delle Ande procede superando un passo a quota 3400 metri lungo la Cuesta de Obispo dove, osservando in lontananza (foto a destra) si nota la maggior parte delle nuvole bloccate dalla prima catena montuosa pre-andina.
In cima al passo lungo la Cuesta de Obispo si trova un piccolo santuario ed una grossa macina (Piedra del Molino) che costituisce fonte di dibattito sul motivo per il quale si trova li, in quanto in zona non esiste alcun mulino.
Poco dopo aver superato il passo, incontro un piccolo gruppo di guanaco, gli unici guanaco osservati durante l'intero viaggio in Argentina. Purtroppo questa specie è stata decimata in passato, per la sua lana, la pelle e la carne.
Una volta iniziata la discesa nel versante opposto della montagna, sotto i 3000 metri, il paesaggio diventa ancor più arido ed iniziano a comparire i primi cactus, localmente conosciuti come "cardones".
Una breve passeggiata lungo un sentiero, rivela un ambiente molto arido, ricco di rocce di vari colori e popolato soprattutto da cactus e bassi cespugli piuttosto rachitici.
Se siete appassionati di piante grasse, in particolare di cactus, il nord-ovest dell'Argentina è uno dei luoghi migliori del mondo dove osservare queste stupende piante direttamente nel loro habitat naturale. Come avremo modo di osservare successivamente, le specie presenti non sono limitate agli esemplari "arborei", ma osservando il suolo con attenzione, si possono notare molte piante più piccole, alcune delle quali rare.
Il resto della vegetazione è composto da bassi cespugli e non esistono alberi.
Foto Los Cardones. Il parco nazionale Los Cardones è stato istituito per tutelare un'area di 650 chilometri quadrati che ospita la seconda foresta di cactus al mondo per numero di esemplari (la prima si trova in Arizona). La specie più diffusa è l'
Echinopsis atacamensis, cactus che può raggiungere una altezza di 10 metri ed una età di svariati secoli.
La maggiore densità di cactus cardones si trova prevalentemente nella ristretta area del parco nazionale: basta percorrere solo pochi chilometri per ritrovarsi in pieno deserto.
Continuando il viaggio verso la destinazione del giorno (Molinos), si attraversano aree agricole dove uno dei prodotti più importanti è un particolare tipo di peperone utilizzato per produrre spezie. Il mese di aprile corrisponde generalmente alla raccolta e non è raro imbattersi in ampie distese rosse dove i peperoni vengono fatti essiccare.
Cachi è un pittoresco villaggio nel nord-ovest dell'Argentina, nella provincia di Salta, che ospita circa 5000 abitanti e che mostra una bella architettura di stile coloniale dove non manca una grande piazza centrale con la chiesa.
L'interno della chiesa di Cachi risale al 16esimo secolo ed è considerata monumento storico nazionale. Da notare nella foto a destra il confessionale unico nel suo genere, costruito interamente con il legno del cactus cardones (Echinopsis atacamensis).
Gli edifici di Cachi sono bassi e, generalmente, hanno la facciata bianca o comunque molto chiara. Tra le vie del villaggio è piuttosto frequente trovare cani randagi e non che riposano sui marciapiedi.
Il legno di cactus è tutt'ora utilizzato come elemento da costruzione e decorativo. Si riconosce rispetto al legno di normali alberi, in quanto presenta numerose fessure che, quando la pianta è in vita, sono ripiene del tessuto spugnoso dove viene immagazzinata l'acqua.
Foto di Cachi nel nord-ovest dell'Argentina, provincia di Salta.
I marciapiedi di Cachi sono rialzati, in quanto questi furono costruiti a livello di carrozza trainata dai cavalli.
Il tour nella provincia di Salta, nel nord-ovest dell'Argentina, prosegue con una interessante visita presso un centro tessile della valle del Calchaquies, dove si confezionano poncho ed altri indumenti utilizzando diversi tipi di lana. E' qui che fu prodotto il poncho indossato da Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Salta nel 1987.
Seclantas è un altro grazioso villaggio, dove spicca la cattedrale di Nostra Signora del Carmine.
Scorci sul villaggio di Seclantes e sui cagnolini randagi.
Dopo una intensa giornata tra paesaggi favolosi, cactus e villaggi tradizionali, si giunge nella tranquilla Molinos con la caratteristica chiesa.
Il pernottamento è previsto in una pittoresca e confortevole struttura a quota 2200 metri, la Hacienda de Molinos, una antica fattoria ristrutturata e convertita in hotel.
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